Sismabonus 2024: agevolazioni e aggiornamenti
Sismabonus 2024: agevolazioni e aggiornamenti per la sicurezza sismica
Fino al 2024, il sismabonus risulta essere un’alternativa valida al Superbonus. Scopriamo tutti i dettagli

Il sismabonus 2024 è una misura fiscale volta a incentivare e promuovere interventi di ristrutturazione e sicurezza sismica su edifici residenziali e commerciali. L’agevolazione mira a proteggere soprattutto le strutture situate in zone ad elevato rischio sismico, in conformità all’ordinanza emanata dal Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 (pubblicata nel supplemento ordinario n. 72 alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell’8 maggio 2003). L’obiettivo è promuovere interventi di miglioramento strutturale garantendo sicurezza e qualità dell’edificio.
La legge di Bilancio 197/2022 ha prorogato la scadenza del sismabonus al 31 dicembre 2024. Tuttavia, il dl 11/2023 ha bloccato la cessione del credito e lo sconto in fattura per lavori iniziati dopo il 16 febbraio 2023. Per scoprire come beneficiare del sismabonus 2024, ti consiglio di consultare la tabella in PDF sui bonus edilizia e di utilizzare un software per il calcolo e la gestione dei bonus edilizia disponibile gratuitamente per 30 giorni.
Sismabonus 2024
Il sismabonus, introdotto nel 2017, si applica a interventi su immobili abitativi e produttivi situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Tra le spese detraibili rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili. All’agevolazione possono accedere persone fisiche e imprese titolari o detentori dell’immobile in questione, con spese sostenute fino a un massimo di 96.000 €. La detrazione fiscale varia in base alla tipologia dell’intervento:
- 50% per interventi senza miglioramento di classe sismica;
- 70% / 75% per miglioramento di una classe sismica;
- 80% / 85% per miglioramento di due classi sismiche;
- 110% per interventi inclusi nel Superbonus.

Classe energetica sisma-bonus
Sismabonus 2024: interventi previsti
L’agevolazione fiscale prevista dal sismabonus è concessa per interventi di:
- miglioramento sismico;
- adeguamento sismico;
- interventi sulle coperture (orizzontali) o su loro porzioni, finalizzati all’aumento della capacità portante, alla riduzione dei pesi, alla eliminazione delle spinte applicate alle strutture verticali, al miglioramento dell’azione di ritegno delle murature, alla riparazione-integrazione-sostituzione di elementi della copertura, ecc.;
- interventi di riparazione e ripristino della resistenza originaria di elementi strutturali in muratura e/o calcestruzzo armato e/o acciaio, ammalorati per forme di degrado provenienti da vari fattori (esposizione, umidità, invecchiamenti, disgregazione dei componenti, ecc.);
- interventi volti a ridurre la possibilità di innesco di meccanismi locali (inserimento di catene e tiranti contro il ribaltamento delle pareti negli edifici in muratura, rafforzamento dei nodi trave-colonna negli edifici in c.a. contro la loro rottura prematura, prima dello sviluppo di meccanismi duttili delle travi, cerchiatura, con qualunque tecnologia, di travi e colonne o loro porzioni, volta a migliorare la duttilità, collegamento degli elementi di tamponatura alla struttura di c.a. contro il loro ribaltamento, rafforzamento di elementi non strutturali pesanti, come camini, parapetti, controsoffitti ecc., o dei loro vincoli e ancoraggi alla struttura principale).

Sismabonus interventi previsti
Sismabonus 2024 al 70/85%: interventi ammessi
Per tutte le spese effettuate dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2024 sarà possibile utilizzare il bonus in esame con la detrazione del Superbonus, mentre nel momento in cui il sismabonus 2024 non rientrerà nella maxi-detrazione, sarà ugualmente possibile utilizzare l’agevolazione ma con detrazioni differenti in base alla tipologia degli interventi. In particolare:
- 70% per le singole unità immobiliari, se si passa a una classe di rischio inferiore;
- 75% per le singole unità immobiliari, se si passa a 2 classi di riferimento;
- 80% per gli edifici condominiali, se si passa a una classe di rischio inferiore;
- 85% per gli edifici condominiali, se si passa a 2 classi di rischio inferiori.
Ricordiamo che per ciascuna unità immobiliare è previsto un limite di spesa pari a 96.000 €, mentre per gli edifici condominiali il limite di spesa dovrà essere moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio e per tutti gli interventi sulle parti comuni di edifici condominiali. La detrazione potrà essere suddivisa in 5 quote annuali di pari importo.
Pertanto, nel caso in cui un edificio in condominio sia composto da 5 unità immobiliari e 3 pertinenze autonomamente accatastate, la detrazione verrà calcolata su un importo massimo di spesa di 768.000 euro. Tale cifra è data dalla somma del massimale di spesa con il numero delle unità che vanno a comporre il condominio: 96.000 (massimale di spesa) x 8 (numero delle unità). Tuttavia, è importante chiarire che ogni condòmino in base ai millesimi di proprietà a lui attribuiti o sulla base dei diversi criteri stabiliti dall’assemblea, potrà ottenere un importo massimo di spesa superiore al limite di 96.000 €.
Sismabonus 2024: limite di spesa elevato del 25%
Per gli interventi antisismici effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali – nel caso in cui tali interventi siano combinati con lavori di riqualificazione energetica che coinvolgono almeno il 25% della superficie disperdente dell’edificio – vengono riconosciuti ulteriori incentivi.
In questa circostanza particolare, la spesa massima su cui calcolare la detrazione è di 136.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari presenti nell’edificio. Questa somma può essere ripartita in 10 quote annuali con detrazioni al 80% se determinano il passaggio di una classe di rischio inferiore, mentre al 85% se gli interventi permettono all’edificio di ottenere 2 classi di rischio inferiore.
Tali condizioni di detrazione si applicano agli edifici condominiali situati nei Comuni che rientrano nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Inoltre, è necessario che i lavori siano finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica dell’edificio.
Sismabonus 2024: detrazione al 50%
Una delle caratteristiche di questa agevolazione è una detrazione fiscale del 50% riconosciuta per le spese riguardanti interventi che non comportano un miglioramento di classe sismica, con un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare e la detrazione potrà essere suddivisa in 5 quote annuali di pari importo.
Sismabonus 2024: acquisto abitazione in zone a rischio sismico 1, 2 e 3
Per tutti gli interventi volti alla riduzione del rischio sismico, effettuati da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, l’acquirente dell’immobile ricostruito può usufruire della detrazione relativa all’acquisto di abitazioni soggette a demolizione e ricostruzione situate nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3.
Potrà detrarre una parte del prezzo di acquisto, fino al 85% con un limite di spesa di 96.000 euro. In particolare:
- 75% del prezzo di acquisto della singola unità immobiliare, come riportato nell’atto pubblico di compravendita, se dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio a una classe di rischio inferiore;
- 85% del prezzo della singola unità immobiliare, risultante nell’atto pubblico di compravendita, se la realizzazione degli interventi comporta una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio a due classi di rischio inferiore.
Cessione del credito e sconto in fattura
Il meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura ha subito modifiche normative tramite il dl 11/2023, noto come “decreto blocca cessioni”. Questo decreto ha posto severe restrizioni sulla capacità di utilizzare l’art. 121 del dl 34/2020, che riguarda l’opzione per la cessione del credito e lo sconto in fattura al posto delle detrazioni fiscali.
Tale opzione rimane disponibile solo per gli interventi per i quali, entro il 16 febbraio 2023, risulti presentata l’istanza di acquisizione del titolo abilitativo e si applica specificamente agli interventi relativi agli edifici situati nelle zone sismiche classificate come categoria 1, 2 e 3. Per gli interventi avviati dopo questa data, sarà possibile beneficiare del sismabonus 2024 tramite la detrazione fiscale, con la possibilità di ripartire l’importo in 10 rate annuali di pari importo.
Comunicazione e visto di conformità
I dati relativi all’opzione devono essere trasmessi esclusivamente tramite procedura telematica accessibile nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate. Essa si applica sia agli interventi eseguiti sulle singole unità immobiliari sia a quelli eseguiti sulle parti comuni degli edifici. E’ sempre possibile rivolgersi professionisti abilitati che rilasciano il visto di conformità, conformemente a quanto stabilito dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 12 ottobre 2020, relativo alla comunicazione dell’opzione per interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica. Questa comunicazione deve essere inviata entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono sostenute le spese per cui viene esercitata l’opzione.
Nel caso in cui il contribuente opti per la cessione del credito, dovrà soddisfare non solo gli adempimenti generalmente richiesti per usufruire delle detrazioni, ma anche acquisire i documenti indicati di seguito:
- visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, rilasciato dagli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro) e dai CAF;
- asseverazione da parte dei professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze professionali, e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza, sull’efficacia degli interventi, in conformità alle disposizioni del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del 28 febbraio 2017, n. 58. Questi professionisti devono attestare anche la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati. L’asseverazione è depositata presso lo sportello unico competente ed è rilasciata al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento dei lavori, attestando i requisiti tecnici in base al progetto e alla sua effettiva realizzazione
Sismabonus 2024: documenti da conservare
Per usufruire del bonus in esame è importante conservare tutta la documentazione adeguata, tra cui:
- abilitazioni amministrative dalle quali si evince la tipologia dei lavori e la data di inizio dei lavori o, in assenza, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’art. 47 del d.P.R. n. 445 del 2000, che attesti la data di inizio e la detraibilità delle spese sostenute;
- fatture o ricevute fiscali idonee a comprovare il sostenimento della spesa di realizzazione degli interventi effettuati;
- bonifico bancario o postale (anche on line) da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione e il codice fiscale o partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato;
- documentazione relativa alle spese il cui pagamento è previsto possa non essere eseguito con bonifico bancario (ad es., per pagamenti relativi ad oneri di urbanizzazione, ritenute d’acconto operate sui compensi, imposta di bollo e diritti pagati per le concessioni, autorizzazioni e denunce di inizio lavori);
- autocertificazione attestante che l’ammontare delle spese sulle quali è calcolata la detrazione da parte di tutti gli aventi diritto non ecceda il limite massimo ammissibile;
- dichiarazione dell’Amministratore condominiale che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla legge e che certifichi l’entità della somma corrisposta dal condomino e la misura della detrazione. In assenza di amministratore, sarà necessario visionare tutta la documentazione inerente la spesa sostenuta;
- in mancanza del codice fiscale del condominio minimo (documentazione ordinariamente richiesta per comprovare il diritto alla agevolazione), una autocertificazione che attesti la natura dei lavori effettuati e indichi i dati catastali delle unità immobiliari facenti parte del condominio;
- atto di cessione dell’immobile nell’ipotesi in cui lo stesso contenga la previsione del mantenimento del diritto alla detrazione in capo al cedente comunicazione preventiva indicante la data di inizio dei lavori all’Azienda sanitaria locale, qualora la stessa sia obbligatoria secondo le vigenti disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri;
- copia dell’asseverazione della classe di rischio dell’edificio precedente l’intervento e quella conseguibile a seguito dell’esecuzione dell’intervento progettato e dell’attestazione della conformità degli interventi eseguiti al progetto depositato come asseverato dal progettista;
- dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà resa ai sensi dell’art. 47 del d.P.R. n. 445 del 2000 che attesti che il contribuente non ha usufruito delle modalità alternative alla fruizione diretta della detrazione (sconto in fattura o cessione del credito).

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Sismabonus 2024: bonifici parlanti
Per sfruttare l’opzione di cessione del credito è necessario che i pagamenti siano eseguiti mediante bonifici parlanti, specificando: causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
In conclusione, il sismabonus 2024 rimane una preziosa opportunità per migliorare la sicurezza sismica degli edifici ed ottenere risparmi fiscali significativi. Che tu sia un proprietario di casa o un imprenditore nel settore delle costruzioni, assicurati di valutare questa agevolazione fiscale e prendere le misure necessarie per proteggere le tue proprietà.
Sismabonus 2024: guide e software online
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